L'oreficeria calabrese03/10/2017

La lavorazione dell’oro in Calabria ha origine antichissime, dedita inizialmente alla produzione di oggetti relativi all’arte sacra (croci, ostensori, reliquari, etc.) solo successivamente si è orientata alla produzione di monili ed oggetti di ornamento.
La produzione degli ori di Calabria offre quindi un repertorio molto vasto che, ispirandosi alla tradizione Magno-Greca, si evolve con soluzione di effetti mescolando con grande alchimia stili, forme e decori. Innumerevoli sono gli artigiani che hanno operato in Calabria nelle diverse epoche storiche e varia è la documentazione che attesta l’esistenza di vere e proprie Scuole, attive rispettivamente nel sec. XII e nel sec. XII.
Attualmente i laboratori orafi sono molteplici in tutta la Regione, con una concentrazione molto alta proprio nella provincia di Crotone. Sono gestiti per lo più su base artigianale, ma le produzioni rappresentano il made in Calabria anche sui mercati nazionali ed esteri.
Anche se non è possibile individuare con precisione lo stile dei monili, oggi gli artigiani calabresi che lavorano l’oro si ispirano soprattutto alla tradizione popolare, a quella classica ed a quella greco-romana o bizantina, senza trascurare l’utilizzo di tecniche più innovative e nuovi design.
Il punto di partenza obbligato per le creazioni orafe è costituito dai materiali: oro, argento, perle, madreperla, corallo, onice, corniola, ametista, smalto, pasta vitrea. Perle e madreperle sono simbolo di fertilità, corallo rosso contro il malocchio, onice per indicare pensieri profondi, granato è simbolo di fedeltà e così via.